Domani partiamo. Finalmente, Amsterdam. Qualche giorno di vacanza, staccare da tutto e da tutti. Lontano dai casini del lavoro, dagli impegni per le famiglie, dalle incombenze per la casa, da tutto. Solo io e Darcy.
Non vedo l'ora.
30 aprile, 2008
29 aprile, 2008
Bugie
Mi sono accorta che ci sono persone che mentono senza accorgersene. Lo fanno con tanta naturalezza, talmente spesso, per abitudine. E' un'attività quotidiana, talmente normale da non sollevare nemmeno un microscopico problema. Mentono e basta, senza motivo. Hanno la possibilità di dire le cose come stanno, ma non lo fanno! Mentono, anche se la semplice verità non è nè scomoda, nè dolorosa, nè niente. Preferiscono mentire. Fino poi arrivare al punto di non capire più dove finisce la verità e inizia la bugia.
Che paura.
Che paura.
28 aprile, 2008
Insegnanti
Stamattina su un noto sito ho letto una lettera che parlava di insegnanti e di stipendi. Avendo la mamma insegnante e conoscendo moltissimi insegnanti corretti, onesti e professionali, mi sono permessa di rispondere alla persona che ha scritto, una persona di certo in buona fede, ma che commette due errori fondamentali: primo, generalizza; secondo, parla da persona informata, ma mi pare evidente che non lo sia.
A voi riporto le mie parole.
Ciao XXXX, ho letto la tua lettera a XXXXche parla di insegnanti e dei loro stipendi. Vorrei darti un punto di vista opposto al tuo. Sono figlia di un'insegnante, mia madre, e di un impiegato statale, mio padre, quindi ho vissuto per tanti anni direttamente l'esperienza di avere un'insegnante per casa.
Per prima cosa ti dico che, a differenza del metalmeccanico che tu citi, un insegnante è laureato (avrà avuto la fortuna di poterselo permettere, certo) e quindi già questo dovrebbe portare una differenza nella retribuzione. Mio padre, che è perito meccanico e quindi ha solo il diploma, ha sempre percepito uno stipendio migliore di quello di mia madre, laureata nei tempi corretti con 110 e lode. Ora sono entrambi in pensione e ti garantisco che sia la pensione stessa, che la liquidazione che hanno percepito, sono sensibilmente differenti, sempre a favore di mio padre.
Gli insegnanti, quelli seri, perchè NON SI DEVE generalizzare, non lavorano 16-18 ore alla settimana. E' un falso. Per prima cosa, penso che quelle che tu citi siano le ore curriculari, gli insegnanti ne hanno molte altre in cui lavorano a scuola pur non tenendo lezione in classe. Conta poi tutto il lavoro che si devono portare a casa: per anni i miei genitori hanno rinunciato a sabati a zonzo o domeniche fuori porta perchè mia madre era sommersa di lavoro: temi da correggere (prova a leggere 25-30 temi e correggerli: quanto ci metti?), schede libro, compiti di analisi logica e/o grammaticale, verifiche varie, ecc....Senza contare i verbali delle riunioni, dei consigli di classe, le pagelle di fine anno (che sono dei papiri, ricordo che non si trattava solo di mettere dei numeri vicino alle materie), i cosiddetti giudizi: chilometriche descrizioni dell'alunno, del suo rendimento, del suo comportamento, dovendo fare una sintesi di tutto l'anno scolastico e dovendo magari trovare un modo non troppo traumatico per comunicare al genitore di turno che il figlio non è un genio. Avendo vissuto direttamente la situazione, mi domando proprio dove trovino il tempo di fare un secondo lavoro gli insegnanti di cui tu parli. Che sicuramente ci sono, non dico di no. Io per fortuna non ne conosco e non ne ho neanche incontrati nel mio percorso scolastico. Sono stata di certo fortunata.
Le ferie: gli insegnanti godono delle lunghe pause della scuola, è vero. Ma prova a voler fare una settimana di vacanza in altro periodo, se ne sei capace! Sempre portando la mia esperienza personale ti dico che mi madre avrebbe gran lunga preferito ridurre sensibilmente le proprio vacanze estive (che comunque non coincidono con quelle degli alunni e non sono di sicuro di 4 mesi come tu dici: un insegnante finisce l'anno intorno al 25-30 giungo - se non ha gli esami, altrimenti si parla di metà luglio- e il 1 settembre rientra) per avere la libertà di fare, magari, una settimana a marzo. Ma non si può, o almeno, le persone corrette non lo fanno. Certo che gli scorretti fanno tutto ciò che vogliono, ma credo che ce ne siano in tutte le categorie.
Per concludere, vista la vita che ha fatto mia madre dai 22 ai 58 anni, ti garantisco che il suo stipendio era meritato.
Ciao,
Elizabeth
PS: io non sono insegnante, lavoro dal 2002 e il mio stipendio è già ora paragonabile a di quello di mia madre. Il mio contratto nazionale è quello metalmeccanico.
A voi riporto le mie parole.
Ciao XXXX, ho letto la tua lettera a XXXXche parla di insegnanti e dei loro stipendi. Vorrei darti un punto di vista opposto al tuo. Sono figlia di un'insegnante, mia madre, e di un impiegato statale, mio padre, quindi ho vissuto per tanti anni direttamente l'esperienza di avere un'insegnante per casa.
Per prima cosa ti dico che, a differenza del metalmeccanico che tu citi, un insegnante è laureato (avrà avuto la fortuna di poterselo permettere, certo) e quindi già questo dovrebbe portare una differenza nella retribuzione. Mio padre, che è perito meccanico e quindi ha solo il diploma, ha sempre percepito uno stipendio migliore di quello di mia madre, laureata nei tempi corretti con 110 e lode. Ora sono entrambi in pensione e ti garantisco che sia la pensione stessa, che la liquidazione che hanno percepito, sono sensibilmente differenti, sempre a favore di mio padre.
Gli insegnanti, quelli seri, perchè NON SI DEVE generalizzare, non lavorano 16-18 ore alla settimana. E' un falso. Per prima cosa, penso che quelle che tu citi siano le ore curriculari, gli insegnanti ne hanno molte altre in cui lavorano a scuola pur non tenendo lezione in classe. Conta poi tutto il lavoro che si devono portare a casa: per anni i miei genitori hanno rinunciato a sabati a zonzo o domeniche fuori porta perchè mia madre era sommersa di lavoro: temi da correggere (prova a leggere 25-30 temi e correggerli: quanto ci metti?), schede libro, compiti di analisi logica e/o grammaticale, verifiche varie, ecc....Senza contare i verbali delle riunioni, dei consigli di classe, le pagelle di fine anno (che sono dei papiri, ricordo che non si trattava solo di mettere dei numeri vicino alle materie), i cosiddetti giudizi: chilometriche descrizioni dell'alunno, del suo rendimento, del suo comportamento, dovendo fare una sintesi di tutto l'anno scolastico e dovendo magari trovare un modo non troppo traumatico per comunicare al genitore di turno che il figlio non è un genio. Avendo vissuto direttamente la situazione, mi domando proprio dove trovino il tempo di fare un secondo lavoro gli insegnanti di cui tu parli. Che sicuramente ci sono, non dico di no. Io per fortuna non ne conosco e non ne ho neanche incontrati nel mio percorso scolastico. Sono stata di certo fortunata.
Le ferie: gli insegnanti godono delle lunghe pause della scuola, è vero. Ma prova a voler fare una settimana di vacanza in altro periodo, se ne sei capace! Sempre portando la mia esperienza personale ti dico che mi madre avrebbe gran lunga preferito ridurre sensibilmente le proprio vacanze estive (che comunque non coincidono con quelle degli alunni e non sono di sicuro di 4 mesi come tu dici: un insegnante finisce l'anno intorno al 25-30 giungo - se non ha gli esami, altrimenti si parla di metà luglio- e il 1 settembre rientra) per avere la libertà di fare, magari, una settimana a marzo. Ma non si può, o almeno, le persone corrette non lo fanno. Certo che gli scorretti fanno tutto ciò che vogliono, ma credo che ce ne siano in tutte le categorie.
Per concludere, vista la vita che ha fatto mia madre dai 22 ai 58 anni, ti garantisco che il suo stipendio era meritato.
Ciao,
Elizabeth
PS: io non sono insegnante, lavoro dal 2002 e il mio stipendio è già ora paragonabile a di quello di mia madre. Il mio contratto nazionale è quello metalmeccanico.
24 aprile, 2008
Meme
Pronta! Sono stata chiamata in causa per un altro giochino...la piccola vendetta di Egonautico...dovevo aspettarmelo!
Allora, si tratta di descrivere sei cose di noi stessi che reputiamo particolari, interessanti, forse fuori dal comune, non so, spero di interpretare bene il gioco. Comunque, ci provo, ecco qua:
1) Quando ho iniziato a studiarlo, detestavo l'inglese. Adesso è musica per le mie orecchie
2) Toglietemi tutto, ma non il cioccolato fondente
3) Anche se per pochi istanti, sono stata in mondovisione
4) La prima musica di cui mi sono appassionata è la V Sinfonia di Beethoven; ero così piccola che non riuscivo neanche a dirlo
5) Non mi piace la Corona, mentre adoro la Guinness
6) Da bambina dicevo che avrei fatto l'erborista e avrei suonato l'arpa: non faccio nè una cosa, nè l'altra!
...e dato che pare che non sia una regola del gioco, non nomino nessuno! Chi ha voglia di proseguire col giochino lo faccia, altrimenti, mi assumo la responsabilità di essere l'ultima!
Allora, si tratta di descrivere sei cose di noi stessi che reputiamo particolari, interessanti, forse fuori dal comune, non so, spero di interpretare bene il gioco. Comunque, ci provo, ecco qua:
1) Quando ho iniziato a studiarlo, detestavo l'inglese. Adesso è musica per le mie orecchie
2) Toglietemi tutto, ma non il cioccolato fondente
3) Anche se per pochi istanti, sono stata in mondovisione
4) La prima musica di cui mi sono appassionata è la V Sinfonia di Beethoven; ero così piccola che non riuscivo neanche a dirlo
5) Non mi piace la Corona, mentre adoro la Guinness
6) Da bambina dicevo che avrei fatto l'erborista e avrei suonato l'arpa: non faccio nè una cosa, nè l'altra!
...e dato che pare che non sia una regola del gioco, non nomino nessuno! Chi ha voglia di proseguire col giochino lo faccia, altrimenti, mi assumo la responsabilità di essere l'ultima!
22 aprile, 2008
21 aprile, 2008
Scelte e scommesse
Aprile 2007. Dovevo decidere in fretta, la mia scelta avrebbe pesantemente cambiato la mia quotidianità, il mio tran tran, le mie abitudini più semplici. Decidere per la novità signifacava buttarsi in un'avventura tutta nuova, un salto nel buio, un doppio salto mortale, tutto da imparare, tutto da costruire, un terreno nuovo, fatto di tante emozioni, in cui avrei messo tanto impegno ed entusiasmo. Ho riflettuto abbastanza velocemente, anche affidandomi un po' all'istinto e ho scelto il cambiamento. Solo che poi non è successo niente. Qualcun'altro avevo scelto e deciso per me, non permettendomi di scommettere.
Aprile 2008. La mia piccola scelta si è già compiuta, però per qualche motivo, non mi esce dalla testa la sensazione di non aver deciso niente, la sensazione che, come l'anno passato, è stato tutto definito da altre persone. Mi sento in balia di persone di cui non mi fido, di criteri che non capisco e di criteri che capisco, ma non condivido.
E' una pessima sensazione, quindi forse stasera faccio un dolce. La vita a volte è già così amara...
Il bello è poter dire chissenefrega! oggi è un buon giorno.
Aprile 2008. La mia piccola scelta si è già compiuta, però per qualche motivo, non mi esce dalla testa la sensazione di non aver deciso niente, la sensazione che, come l'anno passato, è stato tutto definito da altre persone. Mi sento in balia di persone di cui non mi fido, di criteri che non capisco e di criteri che capisco, ma non condivido.
E' una pessima sensazione, quindi forse stasera faccio un dolce. La vita a volte è già così amara...
Il bello è poter dire chissenefrega! oggi è un buon giorno.
Umore, pioggia e viaggi...
Partiamo dal presupposto che questa settimana lavorativa sarà corta e questo è un gran bel lato positivo.
Stamattina qui piove a dirotto, ma questo tempo non ha mai influito sul mio umore, che infatti oggi è buono. La pioggia rinfresca, porta via le malattie, lava i tetti, le strade, i marciapiedi...A volte ho la sensazione che possa portar via anche qualche bruttura che c'è al mondo, chissà...magari una piccola piccola, ma se la porta via, giù nei tombini. E poi il cielo grigio scuro pieno di nuvole cariche d'acqua ha un suo fascino. Capisco che i maniaci dell'auto soffrano a vedere le loro vetture splendenti macchiate da tante goccioline d'acqua, ma io non possiedo un'auto, quindi il problema non mi tocca. Al limite mi capita di dover rilavare i vetri...
Fa freddo per essere aprile, ma anche questo per me non è un grosso problema...patisco molto di più il caldo.
Tutto questo per dire che oggi è una bella giornata e non permetterò a nessuno di rovinarmela.
Ma tutto questo buon umore, sarà forse perchè aspetto notizie dall'agenzia per il viaggio di nozze????
Stamattina qui piove a dirotto, ma questo tempo non ha mai influito sul mio umore, che infatti oggi è buono. La pioggia rinfresca, porta via le malattie, lava i tetti, le strade, i marciapiedi...A volte ho la sensazione che possa portar via anche qualche bruttura che c'è al mondo, chissà...magari una piccola piccola, ma se la porta via, giù nei tombini. E poi il cielo grigio scuro pieno di nuvole cariche d'acqua ha un suo fascino. Capisco che i maniaci dell'auto soffrano a vedere le loro vetture splendenti macchiate da tante goccioline d'acqua, ma io non possiedo un'auto, quindi il problema non mi tocca. Al limite mi capita di dover rilavare i vetri...
Fa freddo per essere aprile, ma anche questo per me non è un grosso problema...patisco molto di più il caldo.
Tutto questo per dire che oggi è una bella giornata e non permetterò a nessuno di rovinarmela.
Ma tutto questo buon umore, sarà forse perchè aspetto notizie dall'agenzia per il viaggio di nozze????
18 aprile, 2008
Il teatro brucia, Shakespeare nasconde il suo ultimo segreto
E' la frase che troneggia sopra il titolo, W., in copertina.
Oggi l'ho sottratto a mia madre, non senza timore perchè sento un po' puzza di sola, per dirla alla romana. Sento un po' lo spettro del Codice da Vinci che incombe, la vaccata in agguato, infida dietro l'angolo.
Ma il bardo è sempre il bardo, quindi vale la pena di rischiare!
Vi farò sapere.
Ah scusate. Ovviamente se qualcuno l'ha già letto ed è perdibilissimo, me lo dica!
Oggi l'ho sottratto a mia madre, non senza timore perchè sento un po' puzza di sola, per dirla alla romana. Sento un po' lo spettro del Codice da Vinci che incombe, la vaccata in agguato, infida dietro l'angolo.
Ma il bardo è sempre il bardo, quindi vale la pena di rischiare!
Vi farò sapere.
Ah scusate. Ovviamente se qualcuno l'ha già letto ed è perdibilissimo, me lo dica!
Punto luce
Ci sono giornate in cui va più o meno tutto storto. Ieri era il compleanno di mio papà, quindi per prima cosa, AUGURI. Nonostante questa felice ricorrenza, la mia giornata era partita decisamente in salita: sveglia presto per andare nel capoluogo lombardo, dimentico di mettere l'acqua nella caffettiera, una riunione massacrante all'orizzonte, piove che Dio la manda, fa un freddo assurdo. Cosa può capitare ancora? Apro il portagioielli e constato che il mio punto luce non c'è. A quel punto ogni altro pensiero scompare dalla mia testa, la giornata vola e mi ritrovo a sera a rovesciare la casa: ogni scatolina viene aperta, ribalto il divano, sposto mobili, guardo sotto il letto, controllo i maglioncini, Darcy smonta perfino nel filtro della lavatrice. Niente, sparito nel nulla, probabilmente smarrito fuori casa chissà dove.
Alla fine di questa estenuante giornata crollo nel letto, pensando che devo ancora controllare il materasso, non si sa mai. Stamattina non sento la sveglia: mi alzo di corsa alle 8.27, mi lavo al volo, prendo un caffè, infilo i primi vestiti che mi capitano a tiro (e si vede, ora che ci rifletto) e in qualche modo arrivo al lavoro con soli 6 minuti di ritardo. Vantaggi della vita di provincia.
Il pensiero era per poco uscito dalla mia mente, ma poi mi chiama la mamma e tutto torna come prima: pare che anche a casa dei miei non ci sia traccia del mio punto luce.
Qualcuno almeno sa cosa regalarmi alla prima occasione....
Alla fine di questa estenuante giornata crollo nel letto, pensando che devo ancora controllare il materasso, non si sa mai. Stamattina non sento la sveglia: mi alzo di corsa alle 8.27, mi lavo al volo, prendo un caffè, infilo i primi vestiti che mi capitano a tiro (e si vede, ora che ci rifletto) e in qualche modo arrivo al lavoro con soli 6 minuti di ritardo. Vantaggi della vita di provincia.
Il pensiero era per poco uscito dalla mia mente, ma poi mi chiama la mamma e tutto torna come prima: pare che anche a casa dei miei non ci sia traccia del mio punto luce.
Qualcuno almeno sa cosa regalarmi alla prima occasione....
15 aprile, 2008
Un vecchio proverbio dice...
Bisogna temere l'ira dell'uomo paziente
Io sono una fanciulla, ma il concetto non cambia. Quindi, occhio...
E va bene, oggi non è una buona giornata. Sono rientrata dopo 2 giorni di assenza, uno di malattia e uno di trasferta e ho dimenticato a casa i pensieri sparsi scritti di getto venerdì mentre ero a casa e che volevo condividere oggi.
Ma poi....ma poi un'amica ti dice "come sei magra", pensi che la sera dopo il lavoro dovrai andare dal tipografo per le partecipazioni, pensi alla vacanza ad Amsterdam che si avvicina e pensi che a casa ti aspettano le ultime pagine del libro, quel meraviglioso oggetto che ti porta fuori dal mondo, che ti fa volare chissà dove e ti fa dimenticare tutti quelli che ti stanno sulle palle. Ecco che tutto appare risolvibile, passaggero. Almeno fino a domani mattina....Every day is a winding road...
10 aprile, 2008
Sei cose che amo...
Sono stata chiamata in causa da Francy, quindi eccomi qua!
Per prima cosa, il regolamento:
- indicare il link di chi vi ha convolti
- scrivere il regolamento del gioco sul proprio blog
- citare le sei cose oggetto del gioco
- coinvolgere altri sei personaggi
- comunicare ai fortunati la nomination
Ed eccoci alle sei cose che amo:
- la cheesecake
- leggere, meglio ancora se in montagna comodamente seduta sul divano e avvolta in una coperta
- il sabato mattina
- viaggiare, vedere posti che non conosco
- giocare a tennis, soprattutto se sono stressata
- la musica, quella che ho sul mio ipod, quella che mi accompagna ovunque vada
....caspita, 6 cose sono proprio pochissime, avrei voluto scriverne molte di più!!!
Ecco i prossimi giocatori:
Milady
Egonauta
Fla
Mamma e poi
Manoli
Mentedubbiosa
Per prima cosa, il regolamento:
- indicare il link di chi vi ha convolti
- scrivere il regolamento del gioco sul proprio blog
- citare le sei cose oggetto del gioco
- coinvolgere altri sei personaggi
- comunicare ai fortunati la nomination
Ed eccoci alle sei cose che amo:
- la cheesecake
- leggere, meglio ancora se in montagna comodamente seduta sul divano e avvolta in una coperta
- il sabato mattina
- viaggiare, vedere posti che non conosco
- giocare a tennis, soprattutto se sono stressata
- la musica, quella che ho sul mio ipod, quella che mi accompagna ovunque vada
....caspita, 6 cose sono proprio pochissime, avrei voluto scriverne molte di più!!!
Ecco i prossimi giocatori:
Milady
Egonauta
Fla
Mamma e poi
Manoli
Mentedubbiosa
04 aprile, 2008
Visita medica
L'azienda per cui lavoro prevede visite mediche quinquennali per i suoi dipendenti. La visita è principalmente oculistica, poi provano la pressione e fanno le solite domande di rito (allergie? ore al computer? operazioni? traumi/incidenti?). Oggi è toccato a me.
Alle 10.20 sono negli uffici milanesi che aspetto il mio turno. Ecco che arriva una collega, che chiamerò Akane per la sua somiglianza con un manga giapponese. Akane, vedendo il gruppo di disperati accalcati lungo il corridoio chiede: "Siete tutti qui per la visita medica?" Già, penso io, difficile pensare che ci piaccia stare qua in piedi a fare la sauna in questo posto angusto. Akane prosegue: "Ca**o, io ero alle 10.10, sono già in ritardo". Qundi passo davani a tutti, questo era il sottinteso. Non paga, Akane vedendo che ho gli occhiali appesi alla camicetta (li porto solo davanti al pc), mi dice: "Ah, tu hai portato gli occhiali!? Io non li ho portati, tanto è una visita oculistica, misurano solo la vista no? Mica gli occhiali." Credo di aver assunto un'espressione indescrivibile. Come preannunciato, Akane passa davanti a tutti e si infila nella stanzetta dove si è sistemato l'oculista. Esce pochi istanti dopo, dicendo che l'oculista l'ha cazziata perchè, guarda un po' che strano, alla visita medica si va con gli occhiali, quindi, cazzo, deve tornare giù a prenderli e poi tornare su....
E intanto tutti noi, aspettavamo...
Alle 10.20 sono negli uffici milanesi che aspetto il mio turno. Ecco che arriva una collega, che chiamerò Akane per la sua somiglianza con un manga giapponese. Akane, vedendo il gruppo di disperati accalcati lungo il corridoio chiede: "Siete tutti qui per la visita medica?" Già, penso io, difficile pensare che ci piaccia stare qua in piedi a fare la sauna in questo posto angusto. Akane prosegue: "Ca**o, io ero alle 10.10, sono già in ritardo". Qundi passo davani a tutti, questo era il sottinteso. Non paga, Akane vedendo che ho gli occhiali appesi alla camicetta (li porto solo davanti al pc), mi dice: "Ah, tu hai portato gli occhiali!? Io non li ho portati, tanto è una visita oculistica, misurano solo la vista no? Mica gli occhiali." Credo di aver assunto un'espressione indescrivibile. Come preannunciato, Akane passa davanti a tutti e si infila nella stanzetta dove si è sistemato l'oculista. Esce pochi istanti dopo, dicendo che l'oculista l'ha cazziata perchè, guarda un po' che strano, alla visita medica si va con gli occhiali, quindi, cazzo, deve tornare giù a prenderli e poi tornare su....
E intanto tutti noi, aspettavamo...
03 aprile, 2008
Nonne 2
Ebbene sì, mi sono divertita. Ho visto due ultraottentenni ringiovanire di almeno 20 anni: una, che di solito è depressa e triste, guardava con interesse abitini che anch'io avrei problemi a portare; l'altra, che con i suoi 88 anni suonati, diceva: "No, quello no, è da vecchia!" ed essendo stata sarta una vita, insegnava a quelle del negozio come puntare la gonna che le stava larga. Uno spettacolo. E una ola per la commessa che si è dimostrata davvero paziente.
Ecco, parallelamente alla contentezza per me stessa, il bello di questa cerimonia è che sta regalando momenti indimenticabili anche ad altre persone, come le mie nonnine.
Ecco, parallelamente alla contentezza per me stessa, il bello di questa cerimonia è che sta regalando momenti indimenticabili anche ad altre persone, come le mie nonnine.
02 aprile, 2008
Nonne
Sono le 17.16, sto per uscire dall'ufficio per accompagnare le mie nonne a comprare il vestito per il mio matrimonio. Credo che ci sarà da divertirsi....
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